Elogio della pigrizia - Gabriele Di Camillo

Categoria: Pensieri
Pubblicato Mercoledì, 05 Dicembre 2012 09:36
Scritto da Gabriele
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Attenzione!

questo articolo può causare effetti indesiderati anche gravi.
Non somministrare ai principianti ed ai praticanti che cercano scuse per non impegnarsi.
Aut. Honbu Ric. 05.12







Praticare, praticare e...praticare.

Questi tre concetti sono, giustamente, alla base dello studio dell'aikido, ma spesso si tende a confondere pratica ed allenamento, lasciando che il sudore ci inganni su quanto abbiamo fatto per crescere.

Potresti allenarti 16 ore al giorno, saltare la pausa pranzo, dormire poco e continuare ad avere la forte sensazione che c'è qualcosa che non va.

La quantità di sforzo profuso non è una condizione sufficiente per l’ottenimento dell'abilità nel budo e lavorare bene, non significa solo lavorare duro, ma piuttosto lavorare in modo intelligente.

Se vuoi veramente un approccio differente dovresti provare a pensare come un pigro.

Ecco allora 6 punti su cui riflettere riguardo a come la mentalità di un pigro può renderti più abile nell'aikido.

Un aikidoka pigro è furbo. Per quanto tu possa sforzarti, non riuscirai mai a far lavorare un aikidoka pigro più del dovuto. Un pigro ricerca costantemente il modo per non lavorare più di quanto strettamente necessario. Adottare la mentalità di un pigro nell'applicarti all'aiki significa raggiungere i tuoi traguardi con lo sforzo minore.

Un aikidoka pigro è efficace. Un aikidoka pigro cerca sempre di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo: come un gatto, un pigro concentra le energie necessarie per controllare uke in un lasso di tempo ristretto... poi torna ad oziare al sole.

Un aikidoka pigro sa definire le priorità. Se un pigro è costretto a considerare 100 particolari nell'esecuzione di una tecnica, inizierà sempre dalle 3 che gli possono garantire il migliore effetto su uke. Un pigro non spreca tempo con movimenti spettacolari: se mettete un pigro su un tatami, andrà subito al sodo, impegnandosi sui concetti di maggiore impatto sulla pratica.

Un aikidoka pigro conosce il valore del tempo. Non c’è cosa che dia fastidio di più ad un pigro di chi spreca il suo tempo; per questo motivo un aikidoka pigro è un artista delle sottigliezze del movimento. Per un pigro ogni minuto di pratica è unico e prezioso, ma soprattutto, ogni minuto di lavoro inutile è un minuto rubato all’ozio.

Un aikidoka pigro sceglie sempre il sentiero più breve. Di fronte all’inevitabile, un pigro sceglie sempre il sentiero più breve: mai indulgere in movimenti inutili. Un aikidoka pigro, inoltre, non tralascia una pratica costante, perché sa che praticare irregolarmente significa dover correre per recuperare.

Un aikidoka pigro conosce e sfrutta la leva. Archimede è il santo protettore dei pigri. Date ad un aikidoka pigro una leva e solleverà il mondo…mantenendo un gradevole shisei. Che si tratti di sfruttare ikkyo o di utilizzare un udekimenage, controllare l'asse o praticare jo-nage, un aikidoka pigro troverà sempre il modo per ottenere i risultati desiderati con il minimo sforzo possibile… il suo naturalmente: uke deve correre.