Il segreto della spada del sole - Anime Classic




Taiyo no ouji Horus no daiboken
 è uno dei tanti classici dell'animazione giapponese. Trasmesso nelle sale del Sol Levante nel 1968 e prodotto dalla Toei Doga (Toei Animation Studio) è stato il primo lungometraggio diretto dal genio di Isao Takahata.

Forse questo sarebbe stato un prodotto tematicamente e tecnicamente diverso se non fosse stato realizzato nel pieno di una furibonda disputa sindacale all'interno della Toei...

 

Alla fine degli anni '60 la Toei era impegnata nella realizzazione di innumerevoli prodotti televisivi e cinematografici e i turni di lavoro erano così massacranti da spingere gli impiegati a pesanti scioperi e persino ad occupare gli stabilimenti (la prima occupazione era avvenuta nel 1962). Così i dirigenti dell'azienda, per tenersi buoni i sindacati, affidarono a Yasuo Otsuka (che era il loro portavoce) ed ad un altro manipolo di "mangiatori di bambini" la progettazione di un film e gli diedero ampia scelta nella scelta delle tematiche.

 

Ovviamente la finalità del progetto era di impegnare i maggiori esponenti della lotta sindacale in un lavoro lungo e logorante ma per loro professionalmente irrinunciabile. Così, oltre ad Otsuka (idea e sakkan), la Toei "chiamò" Kazuo Fukuzawa (soggetto e sceneggiatura), Hayao Miyazaki (scene designer) ed Isao Takahata (regia).

 

La realizzazione del lungometraggio durò oltre tre anni (anziché i previsti otto mesi) ma, nonostante i positivi apprezzamenti dei critici e le raccomandazioni di molte associazioni, la Toei lo fece proiettare nelle sale per soli 10 giorni!

 

Chiaramente, con l'incasso del botteghino non riuscirono a coprire nemmeno le spese di produzione ed il film fu così il più colossale flop della storia della Toei! A causa di ciò Isao Takahata venne degradato e non diresse mai più un film per la Toei mentre Yatsuo Otsuka e Hayao Miyazaki furono visti sempre come delle "pecore nere" fino alla definitiva rottura con la Toei (nel 1971).

 

Con tutta probabilità il film, considerato troppo "di sinistra" venne ritirato dalle sale per evitare di fomentare la lotta sociale che divampava nelle strade nipponche. Temi quali "l'unità tra le persone", la solidarietà sociale, "la via democratica" e la lotta armata contro un'autorità costituita ed imperialista (come il regno di Grunwald) erano malvisti dalle autorità e da una parte della società così il film venne subito tolto di mezzo con la complicità silente dei vertici Toei.

 

Propugnare questi ideali di giustizia, in un periodo in cui anime e manga erano considerati (molto più di ora) "roba per bambini", generò però un'entusiastica accoglienza da parte dei giovani studenti universitari del Sol Levante che riconobbero in questo film i loro stessi ideali di sinistra. In quel particolare periodo storico (tra la fine del 1968 e la metà degli anni '70) in cui in tutto il mondo la gioventù era schierata (spesso anche a mano armata) politicamente, anche un piccolo film animato (che badate bene...non è "L'ammutinamento dei Bounty") poteva essere veicolo di seri problemi e andava limitato (un po' come accade oggigiorno).

 

Il film, che dura 82 minuti e venne girato in Tohoscope Kodakcolor, narra di Horusu, un giovane ragazzo figlio di un pescatore che vive in un gelido villaggio del nord Europa. Il nostro eroe mostra subito il suo coraggio e la sua forza sin dall'inizio del film in cui assistiamo al suo combattimento contro una feroce muta di lupi armato soltanto di un'ascia.

 

Nonostante però riesca a tenere a bada le belve fameliche, alla fine sta per essere sopraffatto, sennonché un terremoto ferma la battaglia. In realtà il ragazzo ha appena usufruito dell'aiuto diMog, l'uomo di roccia, risvegliato dal rumore della battaglia. Per sdebitarsi, Hols aiuta il gigante a liberarsi di "un fastidio": un'enorme spada conficcata nella sua spalla! Così Horusu ottiene l'arma che lo renderà un eroe!

 

E' Mog stesso a regalarla al ragazzo al quale dice anche che la spada di luce, una volta temprata, gli avrebbe dato la forza necessaria a sconfiggere Grunwald, il re dei Ghiacci. L'azione e l'impatto scenico di questa prima sequenza (che precede la sigla) mostra subito che siamo di fronte ad un buonissimo prodotto, molto più moderno dei suoi (quasi) 40 anni. Subito dopo la sigla (ed inaspettatamente) il padre di Horusu muore, ma non prima di avergli rivelato che entrambi provenivano da un villaggio nel nord, oltre il mare, che era stato distrutto dal malvagio Grunwald, re del Gelo.

 

Il vecchio, convinto che loro due fossero stati gli unici sopravvissuti, come ultimo desiderio lo implorò di ritornare al paese natio per conoscere il destino dei suoi compaesani. Così il nostro eroe si imbarca, accompagnato dall'orso Koro ed armato di ascia e della "spada del sole", intraprendendo un viaggio alla ricerca delle proprie origini.

 

Durante il suo peregrinare incontra per la prima volta Grunwald che, in cambio della "spada di luce", gli promette ricchezze e potere... Vista la ferma opposizione del giovane a Grunwald non resta che scagliare il ragazzo da un precipizio... Horusu (come ogni eroe che si rispetti) si risveglia in un villaggio di pescatori che è però oppresso dall'oscura presenza del re del Gelo. La minaccia più prossima è un mostruoso pesce (mandato da Grunwald) che, divorando tutti i pesci e i pescatori sta riducendo il villaggio in carestia. Horusu, armato di una sola lancia (chi vi ricorda?) e preso dall'ira lo uccide!

 

Grazie a quest'impresa tutti lo accolgono come un eroe e lo accettano come cittadino del villaggio anche se Drego, il loro capo, lo vede con sospetto perché ritiene che la sua popolarità possa mettere in discussione la sua autorità. Un giorno Horusu si spinge fino ad un paese abbandonato in cui trova un unico essere vivente: la piccola Hilda. Ignorando che la ragazza sia sorella di Grunwald e che sia obbligata, pena la morte, ad assecondarne la malvagità, Horusu la conduce al villaggio dei pescatori.

 

Ma la minaccia è vicina...infatti, cantando in modo dolcissimo, Hildacomincia a distrarre gli abitanti dal lavoro, così che non pensino più a procurarsi il cibo. Successivamente, durante una festa matrimoniale, fa invadere il paese dai topi e tenta di uccidere Horusu dopo aver indotto gli abitanti a scacciarlo facendolo precipitare nella "foresta impenetrabile". Il suo cuore, però, è triste poiché è la paura della morte che le fa compiere il male! fa quindi in modo, disubbedendo per la prima volta al crudele fratello, che Horusu si liberi e possa tornare al villaggio.

 

Ma, scoperta la cosa e deciso ad annientarlo, Grunwald lo assale con un gigantesco mammuth di ghiaccio... Horusu, con la "Spada del Sole" finalmente temprata e con l'aiuto dell'uomo delle Rocce, sgominerà il "signore dei Ghiacci" e, nella splendida scena finale, ritrova Hilda mentre sul villaggio risplende la primavera.

a.L'edizione italiana venne fatta sulla base della versione americana che era intitolataLittle Norse Prince Valiant e così da noi divenne La grande avventura del piccolo principe Valiant anche se di questo "Valiant" in tutto il film non se ne vede l'ombra...

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