Il nome del samurai

Durante il corso della sua vita, al samurai poteva capitare di essere conosciuto non tramite un solo nome, ma con molti appellativi.

Questa tradizione, che ha spesso  confuso gli storici,  ha prodotto di tanto in tanto situazioni in cui per un singolo samurai noto, si rilevavano moltissimi nomi.

I samurai del 15° e 16° secolo ci forniscono gli esempi meglio documentati, ma si ritiene che questa abitudine sia stata sempre diffusa (con l'eccezione, naturalmente, di samurai che ricevessero un nome cristiano alla nascita).

 

Nomi da bambino

Alla nascita, un samurai riceveva un nome con il quale sarebbe stato conosciuto fino all’età in cui sarebbe stato considerato un adulto.

Questi  nomi venivano  a volte scelti per portar fortuna, altre volte semplicemente inventati.

Un noto esempio del primo caso è Takeda Shingen che ricevette alla nascita il nome Katsuchi, ovvero “1000 Vittorie in successione ", o, più semplicemente,”Per sempre vittorioso”.

Questi nomi da bambino erano spesso sostituiti, secondo un’altra tradizione da soprannomi usati all’interno del gruppo familiare, dove il figlio maggiore era conosciuto come “Taro”, il secondogenito, “Jiro”, e il terzo, “Saburo”  (i fan di Akira Kurosawa possono ricordare come questa convenzione sia presente nel film  Ran).

Questi soprannomi  familiari potevano rimanere anche in età adulta, soprattutto se il padre era ancora in carica come capo clan.

Alcuni esempi di samurai famosi ed i loro nomi d'infanzia:

 

Date Masamune: Bontenmaru

Ii Naomasa: Manchiyo

Kobayakawa Takakage: Tokyujumaru

Môri Motonari: Shojumaru

Oda Nobunaga:

Sanada Yukimura: Gobenmaru

Takeda Shingen: Katsuchiyo

Tokugawa Ieyasu: Takechiyo

Tokugawa Hidetada: Nagamaru

Uesugi Kenshin: Torachiyo

 

Nomi da adulto

 Un samurai riceveva tipicamente  il suo “primo” nome da adulto al momento della cerimonia di maturità (normalmente durante il suo 14 ° anno).

Il nome era quasi sempre composto da due kanji , uno dei quali era ereditato dalla sua famiglia ed un altro che poteva essere dato come dono da un personaggio di rilievo (compreso lo Shogun per le famiglie nobili), o semplicemente per una scelta del momento.

L’ideogramma ereditario era spesso, ma non necessariamente, composto in parte da quello del padre. Spesso, un certo tipo di ideogramma o nome era associato ad una determinata famiglia, e cambiava lentamente col passare del tempo e dei nomi.

Per illustrare questo punto, possiamo prendere ad esempio i daimyo del clan Mori (partendo  dalla metà del  14° secolo fino al 1600): Torachika, Sadachika, Chikahira, Motoharu, Hirofusa, Mitsufusa, Hiromoto, Okimoto, Motonari, Takamoto e Terumoto.

 

Il clan Môri fornisce anche esempi di parti del nome “donate”.

Môri Okimoto ricevette la parte “Oki” del suo nome dal potente Ouchi Yoshioki, un daimyo le cui terre si trovava appena a ovest del feudo.

 Môri Takamoto, figlio di Motonari, ricevette la parte “Taka” dal figlio di Yoshioka Yoshitaka. Terumoto ebbe il “Teru” da Ashikaga Yoshiteru (malgrado la famiglia Ashikaga non avesse più, al tempo, lo stato di shogun, si è comunque ritenuto un onore ricevere un nome donato da un personaggio di tale levatura).

Altri Daimyo ben noti che hanno ricevuto l'onore di una parte del nome data da uno shogun:

 

Asakura YOSHIkage

Date TERUmune

Imagawa YOSHImoto

Matsunaga HisaHIDE

Shimazu YOSHIhisa

Takeda HARUnobu (Shingen)

Uesugi TERUtora (Kenshin)

 

Alcuni samurai, soprattutto feudatari, potevano decidere di cambiare il loro nome in una data successiva. Di tanto in tanto questa variazione poteva avvenire per marcare un evento particolarmente importante, o per convenienza politica.

La modifica poteva addirittura estendersi al cognome.

Date Masamune, per esempio, ricevette il cognome “Hashiba” come dono di prestigio da Toyotomi Hideyoshi, poi nel  1590 è si affiliò a Tokugawa (Matsudaira) Ieyasu e per sancire la sua fedeltà in maniera inequivocabile, cambò il suo cognome in Matsudaira.

 

Uesugi Kenshin ci fornisce un altro buon esempio dei vari modi in cui un daimyo poteva cambiare ripetutamente il suo nome.

Originariamente chiamato Nagao Kagetora, Kenshin più tardi cambiò il suo nome in Terutora quando ricevette riconoscimenti dallo shogun, Ashikaga Yoshiteru (Kenshin divenne molto devoto agli Ashikaga).

Ha cambiato, però, il suo nome ancora una volta, in Masatora, quando fu adottato da Uesugi Norimasa intorno al 1551.

 

Nomi religiosi

Naturalmente, il nome Kenshin è il più noto, e questo ci fornisce un esempio di un nome buddista.

Molti samurai (sia Daimyo che vassalli) hanno adottato nomi buddisti ad un certo punto della loro vita, prendendo, alcuni solo in apparenza, i voti da monaco e radendosi la testa.

 Alcuni Daimyo presero questa scelta molto più seriamente di altri (Kenshin fu uno di quelli), mentre alcuni altri, tra cui Ôtomo Sorin, passarono da laico a monaco buddista a cristiani, e talvolta di nuovo a monaco buddista.

Di seguito, alcuni dei daimyo più noti che hanno adottato nomi buddhisti (i loro nomi originari sono tra parentesi):

Asakura Soteki (Norikage)

Hôjô Soun (Nagauji)

Ikeda Shonyû (Nobuteru)

Maeda Gen-I (Munehisa)

Miyoshi Chokei (Nagayoshi)

Ota Dôkan (Sukenaga)

Ôtomo Sorin (Yoshishige)

Takeda Shingen (Harunobu)

Uesugi Kenshin (Terutora)

Yamana Sozen (Mochitoyo)

 

In una pratica rimasta non ripetuta,  dalla metà alla fine 16 ° secolo in Giappone, i samurai che si erano convertiti al cristianesimo sono stati battezzati con un nome occidentale.

Questi sono, naturalmente, raramente utilizzati oggi in riferimento a qualsiasi figura storica, ma non erano rari.

A seguire alcuni esempi di samurai famosi e dei loro nomi di battesimo:

 

Gamo Ujisato: Dom Leao

Konishi Yukinaga: Dom Agostinho

Kuroda Yoshitaka: Dom Simeo

Omura Sumitada: Dom Bartolomeu

Ôtomo Sorin: Dom Francisco

Takayama Ukon: Dom Justo

 

Talvolta certi samurai ben noti inclusero nel loro nome titoli o posizioni.

Questi non sono nomi nel vero senso del termine, ma possono sicuramente esser riportati come rilevanti.

I seguenti sono alcuni esempi:

 

Furuta Oribe (Shigenari)

Takayama Ukon (Shigetomo)

Yamamoto Kansuke (Haruyuki)

Yamanaka Shikanosuke (YukiMôri)

 

Di tanto in tanto, un feudatario poteva ricevere parte del nome dalla provincia che era stata retta dalla sua famiglia col titolo di “signore di ...” (... no kami).

Baba Mino no kami Nobufusa veniva anche chiamato Baba Mino, o semplicemente Mino ... anche se questo modo di chiamare quacuno veniva usato solo da persone di pari rango.

 

 

Il nome definitivo che un samurai avrebbe assunto era il suo nome di morte, dato a lui postumo.

Essenzialmente, era un nome per il suo spirito, e in alcuni casi marcava la sua deificazione.

Questo nome doveva (e deve) essere usato nelle cerimonie e ricorrenze riguardanti il culto degli antenati. Ecco alcuni famosi samurai con i loro “nomi da antenato”:

 

Ôtomo Sorin: Sanhisai

Takeda Shingen: Hôsho-in

Tokugawa Ieyasu: Tosho-daigongen

Toyotomi Hideyoshi: Hokoku daimyôjin

Uesugi Kenshin: Sôshin

 

 Tratto da: http://www.samurai-archives.com/

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